Pentimento e poi tentazione

Brunetta

Utente di lunga data
Parli di quel maschio come se fosse in balia di quella femmina (inconsapevole), come se non avesse potere contrattuale in quelle confidenze.

Se lei si confida e lui r-accoglie, entrambi hanno fatto una scelta di posizione in quella relazione.

Dovrei inferire che il maschio r-accoglie confidenze per un unico scopo, scopare, e per lo scopare è disposto a tutto...anche al fingersi neutro senza esserlo.

E che quella femmina non sa bene quello cosa sceglie di fare o non fare.

Però in questo si torna ad un discorso di fiducia, di genere quasi, più che di contenuto.
Diventa un "mi espongo con una donna perchè so che non si trasforma in un essere asessuato, partendo da un assunto (incerto) che non possa essere interessata a me.
E in questo modo è falsata anche l'autenticità fra femmine.
E lo stare fra femmine diviene più una forma di garanzia, di assicurazione.
Anche dello stare fra "pari". (dove la consapevolezza assume un peso meno significativo poichè è l'ambiente a supplire alla sua assenza).

No?
No 😊.
Dicevo come si sente la donna che fa confidenze a un uomo considerandolo neutro rispetto a lei. Non parlavo con l’uomo.
Infatti ho chiesto agli uomini se hanno avuto quel tipo di esperienza e come si sono sentiti.
È un discorso generale che ho cercato di capire in generale.
Dei casi particolari che ne sappiamo? Magari uno finge accoglienza per eccitarsi, un altro per vera amicizia. Che ne so?
 

ologramma

Utente di lunga data
Ipa certo che per capire te ci vuole il vocabolario 😭
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ipa certo che per capire te ci vuole il vocabolario 😭
Ma che ha scritto stavolta?
Tu hai ricevuto confidenze di donne sulla loro vita sessuale?
E nel caso come l’avresti presa?
 

ologramma

Utente di lunga data
Ma che ha scritto stavolta?
Tu hai ricevuto confidenze di donne sulla loro vita sessuale?
E nel caso come l’avresti presa?
Io sì perché anche se non scrivo bene io nel dialogare con loro se voglio riesco ha farmi dire anche cose intime, sempre se capisco che me lo vogliono confessare se no parlo in modo generico.
Ma a uso termini che la povera ed ignorante gente come me capisce cosa si voglia dire ma con ipav sa che io posso dirglielo
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
No 😊.
Dicevo come si sente la donna che fa confidenze a un uomo considerandolo neutro rispetto a lei. Non parlavo con l’uomo.
Infatti ho chiesto agli uomini se hanno avuto quel tipo di esperienza e come si sono sentiti.
È un discorso generale che ho cercato di capire in generale.
Dei casi particolari che ne sappiamo? Magari uno finge accoglienza per eccitarsi, un altro per vera amicizia. Che ne so?
Capito, grazie! :)

Allora forse ci sarebbe da intendersi su neutro.
Io, leggendo, ho pensato a "neutro" come banalmente "non rivolto nello specifico a me".
Quindi amico.

Quindi nessun problema nel confidarsi ma anzi, arricchimento dato dalla differenza di genere.
E rilassatezza nella relazione.

Tu non hai amici maschi con cui sei in quel tipo di confidenza?
 

rotolina

Utente di lunga data
Non conosci la storia.
No, essere una 'brava' persona non rende immune dal tradimento né da nessun'altra porcata.
Allora, perché essere una brava persona?
Per compiacere chi si lamenta?
Chissenefrega.
Ha fatto bene il toscano a farsi i cazzi suoi, sia come marito, perché per qualcuna è marito, non dimenticarlo, che come amante.
E fanno bene i mariti che non fanno un cazzo in casa, che tanto poi vengono traditi lo stesso, come dici tu.
Se essere migliori non dà niente, nessun riconoscimento, nessun vantaggio, nessun premio, se non la pace della coscienza, che alla scoperta del tradimento però non serve a niente, anzi, fa stare ancora più male, a che pro?
Meglio esser stronzi.
E trombarsi le donne degli altri senza un domani.
Dammi una ragione per essere come volete voi.
Give me a reason cantava la Chapman. Di motivazioni potrei dartene molte, ma nessuna ti andrebbe bene perché, credo, leggendo quanto sopra, che la tua modalità sia un tantino vendicativa più che di un ritrovato te stesso in modalità fancazzista domestico. Mi spiego, se non fare nulla è la tua originaria e innata natura, comprendo che hai riscoperto il vero "tu". Ma se collaboravi, un tempo, nella convinzione che ciò è giusto per mandare avanti in modo ottimale e vantaggioso la dimora, allora sei in modalità punitiva dell'altro e non so come questo ti possa far bene.
Detto ciò, in generale, la casa è abitata da entrambi e dai comuni figli, io (tradita) faccio quanto prima perché è funzionale alla mia famiglia e perché se mi astenessi dalle faccende domestiche chi ne risentirebbe sarebbero in primis i figli e poi anche io.
 
Ultima modifica:

rotolina

Utente di lunga data
Scusate non sto capendo il ragionamento.
Dovrei aiutare in casa perchè così non tradisce? Dovrei non aiutare perchè tanto tradisce anche se aiuto?
Io aiuto in casa perchè ci vivo anch'io, perchè non trovo giusto che se io sporco (pavimenti cesso lenzuola asciugamani bagno cucina, insomma le cose comuni) debba essere solo lei a sbattersi. E che cazzo è, una schiava? E comunque faccio un quarto di quello che fa lei
E certo se mi tradisse non mi verrebbe in mente di dirle: ma come, mi hai tradito eppure io ti passo sempre il folletto...
Anche perché col folletto, il teoria, hai la vita facile...almeno è così che te lo spaccia la Vorwerk:p
 

danny

Utente di lunga data
Diciamo che quando uno si sposa, o convive…
L’aspettativa è che il tuo compagno sia fedele..
chi è che sarebbe felice di avere al proprio fianco una persona che ha relazioni extraconiugali?…
Penso nessuno… d’altra parte non è così semplice…io sono dell’idea che una buona parte delle coppie tradisce..chi lo fa per staccare da quella monotonia, chi per sentirsi più desiderata o chi proprio per il piacere del nascosto.
Sì, l'aspettativa è quella.
Infatti io sono rimasto fedele, convinto, innamorato di mia moglie, desideroso di lei, verso cui nutrivo forte stima, assolutamente non maschilista, disponibile al dialogo, rispettoso delle sue esigenze.
Tutte quelle cose che sembrano a parole desiderare tante che non le hanno e se ne dolgono, a parole.
Ovviamente sono stato tradito, con uno che aveva tante donne, mentiva tranquillamente e non si è fatto problemi a mollare la compagna con un bambino.
Sembra una vecchia canzone di Elio.
A un certo punto della vita infatti mi son chiesto: ma cosa ci ho guadagnato ad essere sempre bravo, accogliente, a lavorare con passione e scrupolo, a rispettare tutti e tutto, a darmi in 4 anche per il quartiere, il condominio.

La risposta la puoi immaginare.


Non esiste fare cose senza un compenso e la coscienza non lo è.
 

rotolina

Utente di lunga data
Non è del tutto vero Danny. Uno mica tradisce solo se mancano queste cose. Tu puoi essere la migliore casalinga del mondo ma poi il marito incontra una della quale perde la testa ( casalinga o meno ) e addio fedeltà.
Mi sa che @danny in realtà dice proprio questo e aggiunge altro....che non vale la pena essere una buona casalinga (anche al maschile).
 

danny

Utente di lunga data
Sì, ho messo dentro più cose. Non è possibile creare comparti stagni in cui collocare un aspetto o un altro.
Non siamo solo il frutto della nostra storia personale, ma anche della narrazione collettiva in cui siamo immersi.

E dall'integrazione di quelle narrazioni discendono approcci di un tipo o di un altro.

Pensa a come l'ampliamento delle narrazioni, la globalizzazione delle narrazioni collettive, sta modificando gli assetti.
E a come è circolare la relazione che intercorre fra narrazione individuale e narrazione sociale e collettiva.
E' affascinante!

La sessualità si colloca in questo "brodo".
Non soltanto non può prescindere, ma ne è componente essenziale.

I valori riguardo la sessualità sono alla base delle norme sociali condivise e non soltanto lì si fermano, ma si innalzano ad un livello di spiritualità che, a prescindere dalla religiosità, sostiene il nostro guardare verso l'alto e verso l'ignoto.

Il sesso, la pratica è una forma della preghiera. Storicamente e fin dall'antichità.

In questo l'altro è una delle rappresentazioni concrete più potenti dell'ignoto. Massima paura e massima fascinazione e motore di trasformazione.

Nell'incontro con l'altro non incontro semplicemente l'altro, ma incontro me stesso nell'incontro con l'altro. Come in una camera di specchi.
Più o meno deformati, più o meno deformanti.

Che è poi il motivo per cui lo scambio con il maschile è tanto importante.
E complesso.
Secondo me il problema deriva anche dai limiti personali.
Puoi mettere sul piatto tutti i cambiamenti che vuoi, ma non è detto che vengano accolti o compresi.
 

danny

Utente di lunga data
Pensi che il sentirti desiderata ti possa ripagare per quello che descrivi?
Ti basta?

Onestamente, a me sembra che il bisogno che ti guida sia "l'essere vista" e magari pure "ri-conosciuta".
Come minimo in quello che fai.
Anche se è probabile che il tuo bisogno riguardi più l'esser vista e ri-conosciuta in CHI sei.

Come mai non parli di questo bisogno a tuo marito?
Domanda di riserva: suo marito la capirebbe? E anche la capisse, cosa potrebbe fare se il bisogno di esser vista E DI VEDERSI riguarda gli altri?
A me di quello che pensa di me mia moglie può fregare niente e magari essere più interessato a quello che puoi pensare tu, Ipazia, o un'altra, perché mi voglio misurare al di fuori
Fu un discorso che mi fece mia moglie nei vari confronti all'epoca ed eccome se lo capisco, soprattutto ora.
 

rotolina

Utente di lunga data
Ecco, esattamente.
Allora datemi una ragione che non sia la paura di essere scoperti per non dare sfogo ai personali desideri e non tradire.
La fedeltà ai tuoi valori. Ma se questi valori non li hai più ti puoi ben accomodare, che tu debba a lei qualcosa io credo di no.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Capito, grazie! :)

Allora forse ci sarebbe da intendersi su neutro.
Io, leggendo, ho pensato a "neutro" come banalmente "non rivolto nello specifico a me".
Quindi amico.

Quindi nessun problema nel confidarsi ma anzi, arricchimento dato dalla differenza di genere.
E rilassatezza nella relazione.

Tu non hai amici maschi con cui sei in quel tipo di confidenza?
Mai avuto. Ma ho incontrato solo Harry di Harry ti presento Sally 🤭
Poi sì, ma quando sono stata scaccia tentazione 🤣
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sì, l'aspettativa è quella.
Infatti io sono rimasto fedele, convinto, innamorato di mia moglie, desideroso di lei, verso cui nutrivo forte stima, assolutamente non maschilista, disponibile al dialogo, rispettoso delle sue esigenze.
Tutte quelle cose che sembrano a parole desiderare tante che non le hanno e se ne dolgono, a parole.
Ovviamente sono stato tradito, con uno che aveva tante donne, mentiva tranquillamente e non si è fatto problemi a mollare la compagna con un bambino.
Sembra una vecchia canzone di Elio.
A un certo punto della vita infatti mi son chiesto: ma cosa ci ho guadagnato ad essere sempre bravo, accogliente, a lavorare con passione e scrupolo, a rispettare tutti e tutto, a darmi in 4 anche per il quartiere, il condominio.

La risposta la puoi immaginare.


Non esiste fare cose senza un compenso e la coscienza non lo è.
Dillo a Immanuel Kant
Agevolo @ologramma che se no mi sgrida
«Due cose riempiono la mente con sempre nuova e crescente ammirazione e rispetto, tanto più spesso e con costanza la riflessione si sofferma su di esse: il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me.»
 

danny

Utente di lunga data
Give me a reason cantava la Chapman. Di motivazioni potrei dartene molte, ma nessuna ti andrebbe bene perché, credo, leggendo quanto sopra, che la tua modalità sia un tantino vendicativa più che di un ritrovato te stesso in modalità fancazzista domestico. Mi spiego, se non fare nulla è la tua originaria e innata natura, comprendo che hai riscoperto il vero "tu". Ma se collaboravi, un tempo, nella convinzione che ciò è giusto per mandare avanti in modo ottimale e vantaggioso la dimora, allora sei in modalità punitiva dell'altro e non so come questo ti possa far bene.
Detto ciò, in generale, la casa è abitata da entrambi e dai comuni figli, io (tradita) faccio quanto prima perché è funzionale alla mia famiglia e perché se mi astenessi dalle faccende domestiche chi ne risentirebbe sarebbero in primis i figli e poi anche io.
Guarda, ho appena finito di lavare i piatti e rassettare la cucina, quindi non sono in modalità punitiva.
Sono nella modalità in cui do priorità a me stesso.
Prima la davo al dovere, ovvero a compiacere quell'immagine di bravo ragazzo mai criticabile.
 

danny

Utente di lunga data
Dillo a Immanuel Kant
Agevolo @ologramma che se no mi sgrida
«Due cose riempiono la mente con sempre nuova e crescente ammirazione e rispetto, tanto più spesso e con costanza la riflessione si sofferma su di esse: il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me.»
Dopo Kant è venuto anche chi ha contestato Kant. La filosofia è in fondo proprio questo.
 

Brunetta

Utente di lunga data

rotolina

Utente di lunga data
Guarda, ho appena finito di lavare i piatti e rassettare la cucina, quindi non sono in modalità punitiva.
Sono nella modalità in cui do priorità a me stesso.
Prima la davo al dovere, ovvero a compiacere quell'immagine di bravo ragazzo mai criticabile.
E allora potevi dirlo che hai solo invertito l'ordine. Questo non lo vedo come una grossa mancanza.
 

danny

Utente di lunga data
La fedeltà ai tuoi valori. Ma se questi valori non li hai più ti puoi ben accomodare, che tu debba a lei qualcosa io credo di no.
Sono valori vantaggiosi?
O ispirano il sacrificio e inducono alla rinuncia?
La castità è un valore?
La repressione di parti di sé lo è?
Dipende.
Per un cattolico si'.
Per un non cattolico, quale legge morale funge da condottiera?
 
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