Quel si col cuore in gola...

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Ma io non parlavo di suo padre
La casa rimane dei figli anche se uno dei due genitori trova una persona
Ha risposto figlia benissimo...
La casa è la casa di famiglia...
Il luogo in cui i figli dovrebbero sempre sentirsi " a casa" ...e protetti....
Io al momento ragiono così...
Finché c è mio marito c è...
Dopo per x motivi...dubito di fare entrare un altro...
Ho già dato...
Ognuno a casa sua...ognuno con i suoi spazi...
Il modo migliore di vivere una storia...
 

Lara3

Utente di lunga data
Per me no. Dipende dai capricci
Se non mi costa nulla negarmi una cosa (e stiamo parlando appunto di qualcosa che si può vivere fuori casa) che invece costa qualcosa ai miei figli non vedo perché non rinunciarci. Ma neanche la vivo come una rinuncia
Se la vivessi come rinuncia a punto di metterci dopo i miei figli mi farei delle domande
Dipende quanti anni hanno questi figli; se hanno 30 anni il problema non si pone.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Ovviamente

la mia era una risposta al tuo "ma sé queste donne si mettono con degli Stronzi è un altro paio di maniche
Se sto con uno che tratta male mia figlia io lo prendo a calci nelle palle non me lo porto in casa"

ovvio che nei casi in cui questo succede, non succede agli inizi della storia....
Questo non è detto, l’atteggiamento si vede da subito
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Dipende quanti anni hanno questi figli; se hanno 30 anni il problema non si pone.
Si pone finché sono in casa e ti dirò di più, più grandi soldi più penso che abbiano bisogno dei loro spazi
 

Foglia

utente viva e vegeta
Per me più grandi sono e più i loro spazi dovrebbero voler trovarseli altrove.
Ma questo sì, è normalissimo a 30 anni. Pure perché dubito che pure io accetterei volentieri "convivenze" con fidanzate e compagne. Ospitate sì, l'ho già scherzosamente avvertito che sarò la mamma criticona con tutte le fanciulle che porterà in casa 😜 (discorso partito dalla bimba che in questo momento gli piace :) ), ma da lì al convivere (a volte basta invertire le parti per rendersi conto di quello che non si vorrebbe venisse fatto A SÉ 😎, è riflettere sul fatto che non necessariamente per gli altri dovrebbe essere ben accetto) con una estranea, anche fosse la futura nuora/compagna fissa, ne corre :) .
Per cui sicuramente se mi capitasse di pensare a una convivenza col figlio "in dipartita" per i fatti suoi la vedrei in altra prospettiva, ma mai come "schiodati, che ho la mia vita da fare....". Perché la mia vita è fatta anche ora, in questo preciso momento, e me la sono ampiamente rifatta a prescindere da un altro che, se mai ci sarà, sarà l'ultimo arrivato, e non certamente la priorità ancor prima di arrivare. Quindi come chiunque altro dovesse entrare in casa (animali compresi) sarà ampio oggetto di discussione tra chi in casa c'è già, tutto qui :)
E se non dovesse stare bene a uno dei due, dopo averne discusso, in casa non entra (ribadisco che non mi riferisco a qualche ospitata, e varrà ANCHE per le sue fidanzate 😎).

Ora che invece è piccoletto, proporgli di "rifugiarsi nei suoi spazi", di trovarseli da sé IN CONSEGUENZA A UN CAMBIO DI ROUTINE che non gli dovesse essere gradito non mi sembrerebbe una buona soluzione. O la nuova routine garba a entrambi, o se devo avere il figlio che abbassa lo sguardo rassegnato all'arrivo di un nuovo adulto estraneo in casa, non ho il minimo dubbio su chi "sacrificare" (e, meraviglia delle meraviglie, non sarei IO :) : nessuna convivenza vale quanto vedere mio figlio che torna a casa volentieri, dopo una giornata fuori :), o che (questo meno, ammetto 😅) per schiodarlo ci vogliono a volte le bombe a mano 😂
 

Brunetta

Utente di lunga data
Curioso come dalla proposta di matrimonio si sia arrivati a parlare di nuova convivenza. Curioso che questo problema abbiano parlato solo donne.
O forse no.
Cerco di vedere come le diverse posizioni non solo siano determinate dalla età dei figli e dal tipo di relazione o relazioni sperimentate, ma anche dal differente rapporto con i figli e il loro rapporto con la casa e la comunicazione della loro intimità e della intimità dei genitori ai figli.
Personalmente ho sempre considerato “giusto“ e “sano” che i figli potessero vivere la loro evoluzione sentimentale in autonomia. Anzi sono pentita di essere stata intrusiva nei primi amori di mia figlia. Anche se sono stata criticata è stato per non essere stata abbastanza una confidente per i figli.
Da esterna ho osservato che più ai figli viene dato spazio per comunicare ed esporre o vivere le loro storie sentimentali, meno spazio ha avuto la sessualità e i sentimenti dei genitori. Intendo all’interno della casa, come famiglia, nella agibilità degli spazi.
È come se ci fosse un istintivo e simbolico passaggio di testimone.
Chiarisco che non intendo dire che i genitori che favoriscono l’uso sessuale e sentimentale della casa da parte dei figli non facciano sesso (possono farlo tra loro o con altri) ma che simbolicamente quella casa diventi la casa luogo del sesso anche o ancora di più dei figli. Il vissuto sentimentale dei figli, che ovviamente viene vissuto con estranei, viene riportato all’interno della famiglia che in questo modo ne assume in un certo modo il controllo, con modalità esplicite (ti compro io i preservativi) o implicite stabilendo limiti di agibilità (sì in camera tua, no in camera matrimoniale, nemmeno quando siamo fuori per il weekend).

Questa impostazione è intuibile sin da quando i figli sono bambini e probabilmente influenza la considerazione della possibilità di fare entrare un nuovo partner in casa.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Curioso come dalla proposta di matrimonio si sia arrivati a parlare di nuova convivenza. Curioso che questo problema abbiano parlato solo donne.
O forse no.
Cerco di vedere come le diverse posizioni non solo siano determinate dalla età dei figli e dal tipo di relazione o relazioni sperimentate, ma anche dal differente rapporto con i figli e il loro rapporto con la casa e la comunicazione della loro intimità e della intimità dei genitori ai figli.
Personalmente ho sempre considerato “giusto“ e “sano” che i figli potessero vivere la loro evoluzione sentimentale in autonomia. Anzi sono pentita di essere stata intrusiva nei primi amori di mia figlia. Anche se sono stata criticata è stato per non essere stata abbastanza una confidente per i figli.
Da esterna ho osservato che più ai figli viene dato spazio per comunicare ed esporre o vivere le loro storie sentimentali, meno spazio ha avuto la sessualità e i sentimenti dei genitori. Intendo all’interno della casa, come famiglia, nella agibilità degli spazi.
È come se ci fosse un istintivo e simbolico passaggio di testimone.
Chiarisco che non intendo dire che i genitori che favoriscono l’uso sessuale e sentimentale della casa da parte dei figli non facciano sesso (possono farlo tra loro o con altri) ma che simbolicamente quella casa diventi la casa luogo del sesso anche o ancora di più dei figli. Il vissuto sentimentale dei figli, che ovviamente viene vissuto con estranei, viene riportato all’interno della famiglia che in questo modo ne assume in un certo modo il controllo, con modalità esplicite (ti compro io i preservativi) o implicite stabilendo limiti di agibilità (sì in camera tua, no in camera matrimoniale, nemmeno quando siamo fuori per il weekend).

Questa impostazione è intuibile sin da quando i figli sono bambini e probabilmente influenza la considerazione della possibilità di fare entrare un nuovo partner in casa.
Siamo passati a parlare, dalla promessa di matrimonio carica di speranze&aspettative, alla eventualità di una nuova convivenza, mica per niente 😅, eh, considerando per quanti (e quante) qui dentro MA NON SOLO 😎, quel mucchietto di parole si sia trasformato facilmente in un agglomerato ieri, denso, e talvolta inestricabile 😅 di.... fregnacce! :) E questa è un po' la sostanza di tanti matrimoni: anche dove si sta insieme, siamo ben lontani da quel "lo voglio, per tutta la vita", è direi molto più vicini a "cha cazzo faccio a 50 anni?", o "boia chi molla status&benessere", quando non addirittura il re dei paravento, il "lo faccio per i figli" 😂, che può anche essere quando in casa ti trovi un amico che stimi, ma senz'altro non è quando in casa volano coltelli, anche in maniera silente :)
C'è che, malgrado la marea di fregnacce in cui si trasforma il matrimonio (spesso), molti lo vedono comunque ancora come "la base" della società, il meno peggio, un percorso non utilmente o facilmente modificabile, etc.
In questo contesto per certi versi ammiro chi dice "io ci voglio riprovare", ignorando le statistiche 😅. C'è comunque anche da dire che, se la prima volta si è stati ciechi, magari alla seconda ci si vedrà benissimo 🤣.
I figli sono certamente "un problema ", se visti nell'ottica del "rifarsi una vita =nuovo matrimonio 😍". A volte come un piccolo problema, a volte come un grande problema: dimenticando che, buona parte della differenza la può fare l'adulto, consapevole di essere un estraneo in casa, è soprattutto quando magari non è lui ad entrare, ma è lui ad accogliere è al contempo a farsi accettare.
Quanti Uomini così conosci, tu? :)
Io ne conosco che hanno pensato, al più, che nel pacchetto "altra donna " fossero comprese delle appendici che "speriamo non diano troppi problemi ", ma non persone realmente interessate ad esserci. Salvo rari casi :). Ed è evidente che in situazioni simili si parli di, al limite, pacifica convivenza. Quando il terzo di turno non abbozza all'inizio, salvo poi pensare " di non doversi certo sforzare all'infinito di essere simpatico "... :)
Prova del nove? Anche nei casi di reale affetto (che è tanta roba), se la convivenza diviene un discreto cumulino di fregnacce, arrivedorci (alla greggio 😛) e grazie a tutti.... e magari una telefonatina ogni tanto a quelli che magari per qualche anno hanno sempre cenato con te ;)

Sul discorso figli/sesso a casa sono anch'io molto combattuta: c'è dà dire che, coi tempi che corrono oggi, saperli infrattati e magari a rischio, non mi rende troppo tranquilla.... :)
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Comunque, giusto per dire… quando ci si trova a convolare in seconde nozze, spesso e volentieri le “appendici” le hanno anche gli uomini e da quello che ho visto, quando la nuova donna è più giovane e senza figli, sono quelle che si comportano peggio con quei figli non suoi rispetto ad un uomo che si mette con una mamma separata
Cosa ancora diversa succede quando i due che si mettono insieme hanno entrambi figli
 

Brunetta

Utente di lunga data
Siamo passati a parlare, dalla promessa di matrimonio carica di speranze&aspettative, alla eventualità di una nuova convivenza, mica per niente 😅, eh, considerando per quanti (e quante) qui dentro MA NON SOLO 😎, quel mucchietto di parole si sia trasformato facilmente in un agglomerato ieri, denso, e talvolta inestricabile 😅 di.... fregnacce! :) E questa è un po' la sostanza di tanti matrimoni: anche dove si sta insieme, siamo ben lontani da quel "lo voglio, per tutta la vita", è direi molto più vicini a "cha cazzo faccio a 50 anni?", o "boia chi molla status&benessere", quando non addirittura il re dei paravento, il "lo faccio per i figli" 😂, che può anche essere quando in casa ti trovi un amico che stimi, ma senz'altro non è quando in casa volano coltelli, anche in maniera silente :)
C'è che, malgrado la marea di fregnacce in cui si trasforma il matrimonio (spesso), molti lo vedono comunque ancora come "la base" della società, il meno peggio, un percorso non utilmente o facilmente modificabile, etc.
In questo contesto per certi versi ammiro chi dice "io ci voglio riprovare", ignorando le statistiche 😅. C'è comunque anche da dire che, se la prima volta si è stati ciechi, magari alla seconda ci si vedrà benissimo 🤣.
I figli sono certamente "un problema ", se visti nell'ottica del "rifarsi una vita =nuovo matrimonio 😍". A volte come un piccolo problema, a volte come un grande problema: dimenticando che, buona parte della differenza la può fare l'adulto, consapevole di essere un estraneo in casa, è soprattutto quando magari non è lui ad entrare, ma è lui ad accogliere è al contempo a farsi accettare.
Quanti Uomini così conosci, tu? :)
Io ne conosco che hanno pensato, al più, che nel pacchetto "altra donna " fossero comprese delle appendici che "speriamo non diano troppi problemi ", ma non persone realmente interessate ad esserci. Salvo rari casi :). Ed è evidente che in situazioni simili si parli di, al limite, pacifica convivenza. Quando il terzo di turno non abbozza all'inizio, salvo poi pensare " di non doversi certo sforzare all'infinito di essere simpatico "... :)
Prova del nove? Anche nei casi di reale affetto (che è tanta roba), se la convivenza diviene un discreto cumulino di fregnacce, arrivedorci (alla greggio 😛) e grazie a tutti.... e magari una telefonatina ogni tanto a quelli che magari per qualche anno hanno sempre cenato con te ;)

Sul discorso figli/sesso a casa sono anch'io molto combattuta: c'è dà dire che, coi tempi che corrono oggi, saperli infrattati e magari a rischio, non mi rende troppo tranquilla.... :)
Mi hai quotata, ma hai ignorato la mia riflessione.
Ma la mia riflessione è in tema con il titolo del thread.
Quando si dice quel SÌ, non si ha la consapevolezza di come i figli siano importanti nel matrimonio, anche per quell’aspetto.
Sono talmente importanti che diventano causa di separazione o pretesto per non separarsi, forse anche per la riflessione che ho messo a fuoco oggi.
Perché quel comportamento poi con i figli è significativo della concezione della propria sessualità che (ho constatato tra le mie conoscenze, non fa statistica. Del resto non so come si potrebbe fare una statistica su questo, né se sia utile) viene vista forse come una cosa da adulti o una cosa da giovani?
Non lo so. È una cosa su cui vorrei ragionare, non un confronto per giustapposizione che non fa fare un millimetro verso l’autocomprensione.
Credo che sia anche una cosa determinata dalle donne, nella coppia, che possono frenare la sessualità in casa (“Ora no, i bambini ci possono sentire”) o darla per scontata.
Voglio dire che la vedo proprio come una questione di “proprietà“ del luogo. La casa come luogo della coppia o della famiglia o dei figli.
 

Lostris

Utente Ludica
Mi hai quotata, ma hai ignorato la mia riflessione.
Ma la mia riflessione è in tema con il titolo del thread.
Quando si dice quel SÌ, non si ha la consapevolezza di come i figli siano importanti nel matrimonio, anche per quell’aspetto.
Sono talmente importanti che diventano causa di separazione o pretesto per non separarsi, forse anche per la riflessione che ho messo a fuoco oggi.
Perché quel comportamento poi con i figli è significativo della concezione della propria sessualità che (ho constatato tra le mie conoscenze, non fa statistica. Del resto non so come si potrebbe fare una statistica su questo, né se sia utile) viene vista forse come una cosa da adulti o una cosa da giovani?
Non lo so. È una cosa su cui vorrei ragionare, non un confronto per giustapposizione che non fa fare un millimetro verso l’autocomprensione.
Credo che sia anche una cosa determinata dalle donne, nella coppia, che possono frenare la sessualità in casa (“Ora no, i bambini ci possono sentire”) o darla per scontata.
Voglio dire che la vedo proprio come una questione di “proprietà“ del luogo. La casa come luogo della coppia o della famiglia o dei figli.
Ci penso.
Francamente nel mio caso il sesso era assente da secoli, dopo la nascita del secondo non c’è più stata “casa della coppia”.

Sarebbe, anche volendo, un ben misero testimone da passare.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ci penso.
Francamente nel mio caso il sesso era assente da secoli, dopo la nascita del secondo non c’è più stata “casa della coppia”.

Sarebbe, anche volendo, un ben misero testimone da passare.
Infatti è diventata subito la casa dei figli.
Almeno per il loro padre.
Invece tu aspiri a una casa tua e della coppia.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Infatti è diventata subito la casa dei figli.
Almeno per il loro padre.
Invece tu aspiri a una casa tua e della coppia.
Una casa per le famiglia che è composta dai figli e dalla coppia non sarebbe l’ideale?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Una casa per le famiglia che è composta dai figli e dalla coppia non sarebbe l’ideale?
Forse.
Non lo so.
Posso ribadire che io sono sta criticata per il rapporto di autonomia sentimentale con i figli, ma che è stato voluto.
Mi sembra soffocante per i figli “puoi dire tutto ai genitori“.
 

Lostris

Utente Ludica
Infatti è diventata subito la casa dei figli.
Almeno per il loro padre.
Invece tu aspiri a una casa tua e della coppia.
Può essere. Onestamente non lo so… ma vado per gradi.
Intanto cominciamo con casa mia 😆
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Forse.
Non lo so.
Posso ribadire che io sono sta criticata per il rapporto di autonomia sentimentale con i figli, ma che è stato voluto.
Mi sembra soffocante per i figli “puoi dire tutto ai genitori“.
Per me era rassicurante avere in mia madre una persona a cui potevo dire tutto. Lo è anche ora .
mi manca non avere lo stesso rapporto con i miei figli
 

Brunetta

Utente di lunga data
Per me era rassicurante avere in mia madre una persona a cui potevo dire tutto. Lo è anche ora .
mi manca non avere lo stesso rapporto con i miei figli
Forse sono le esperienze o il carattere.
Resta che, al di là di un giudizio che non credo che sia utile, forse tutte le scelte dipendono da una idea di confini personali.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Forse sono le esperienze o il carattere.
Resta che, al di là di un giudizio che non credo che sia utile, forse tutte le scelte dipendono da una idea di confini personali.
Si concordo
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Per me era rassicurante avere in mia madre una persona a cui potevo dire tutto. Lo è anche ora .
mi manca non avere lo stesso rapporto con i miei figli
Io l ho scoperto da " adulta" questo rapporto con i miei...
Al momento posso dire che i miei figli non mi dicono un emerito cazzo (o quasi....non sono quei figli che tornano a casa e fanno radio Londra)delle cose in generale...ma se hanno qualche problema o cmq vogliono un parere serio...arrivano ..
E ne sono contenta ..
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io l ho scoperto da " adulta" questo rapporto con i miei...
Al momento posso dire che i miei figli non mi dicono un emerito cazzo (o quasi....non sono quei figli che tornano a casa e fanno radio Londra)delle cose in generale...ma se hanno qualche problema o cmq vogliono un parere serio...arrivano ..
E ne sono contenta ..
Da adulti è diverso, non c’è l’asimmetria che toglie libertà. Per me, basta e avanza ciò che i genitori hanno dato e trasmesso prima. A una certa devono poter camminare da soli e fuori.
Dopo si può viaggiare affiancati.
 
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