Ciao a tutti ragazzi, e grazie mille per l'opportunità che ho di condividere con voi questo mio peso. È qualcosa di troppo pesante che mi porto dentro e sento il bisogno di condividerla e di chiedere il parere altrui.
Sono fidanzato da 10 anni, praticamente da quando ero un 18enne. Da 1 annetto convivo anche con la mia ragazza.
Ieri, come un fulmine a ciel sereno, la mia ragazza, sostenendo che la nostra relazione prossima verso la creazione di una famiglia non potesse vivere se non in totale sincerità, mi ha confessato che 4 anni fa mi ha tradito per un paio di mesi con un altro ragazzo.
Questa cosa mi ha sconvolto.
Dopo gli ultimi due anni di fidanzamento a distanza (causa lavoro), ormai convivevamo da quasi un anno ed avevo ormai preparato tutto per la nostra vita insieme, una casa, stavo persino pensando di proporle di sposarci.
Ho una tempesta di sentimenti agghiaccianti, principalmente disgusto, ma seguito da rabbia, delusione, e paura per il futuro (la mia più grande paura è che sapendo ciò, possa in futuro essere a mia volta infedele).
D'altro canto percepisco la sua sofferenza, ha tenuto tutto dentro per quattro anni per paura di ferirmi. Sostiene che si rende conto di quanto fosse stata stupida ed immatura, e che in questi ultimi 4 anni non abbia mai più pensato di poter fare qualcosa del genere.
Io sono distrutto, sono sicuro che se l'avessi saputo appena successo l'avrei lasciata seduta stante: ero in procinto di completare l'università e l'andare via dal mio Paese per cercare lavoro fuori, sarebbe stato facile crearsi una nuova vita e dimenticarla. Invece mi ritrovo adesso con una relazione matura, da conviventi, in uno stato estero. Sarei spietato a cacciarla di casa, anche se forse se lo meriterebbe.
Ma non riesco a pensare ad altro, sta notte non ho dormito, non so che fare, vi prego aiutatemi.
Ciao, benvenuto
La tua storia mii ha fatto venire in mente la storia di un vecchio utente, giorgiocan (cercati la sua storia, se hai voglia di leggere, credo ci troveresti dentro una prospettiva interessante e in prima persona).
Lui aveva tradito la sua compagna all'inizio della loro relazione. Tradimento rientrato senza contraccolpi. Ma a distanza di 7 anni aveva iniziato a stare insopportabilmente male. Era entrato in paranoia, non si sentiva sincero, sentiva di non reggere più quel "segreto".
Da traditrice mi aveva colpita moltissimo. Io non ho mai avuto nessuna difficoltà a non dire, per il semplice motivo che non sentivo nessun singulto di chiarezza in me.
Quello del tradimento era uno spazio che sentivo mio e soltanto mio. In cui il mio compagno non era coinvolto.
Quindi, come vedi...prospettive diversissime sulla stessa situazione.
Quella che stai vivendo è una dissonanza cognitiva...la donna che fino a prima della rivelazione riconoscevi adesso non solo non ti sembra più lei, ma immagino tu anche ti chieda del passato. Quanto ci fosse di falso e quanto di vero.
E' da attraversare questa sensazione di estraniazione. @
Divì la sa descrivere in modo precisissimo.
E' una sensazione che porta con sè dolore.
Eppure è anche una occasione per guardare chi hai davanti. E te.
Non saprei proprio fare ipotesi sulla tua compagna. Sui suoi motivi.
Ti ripeto, io da traditrice non avrei aperto bocca.
Non aprendo bocca, però, ho imparato che tacere è mantenere una parte di sè "segreta" al compagno che avevo a fianco.
E' una decisione. E ha un peso non indifferente. Prenderla e sostenerla nel tempo.
La tua ragazza, qualunque siano le sue motivazioni, ha deciso di buttar giù un muro. E di non avere parti segrete.
A suo rischio e pericolo. Non penso pensasse che la cosa sarebbe stata indolore o immune da conseguenze.
Eppure ha iniziato a buttar giù il muro.
Qualunque cosa ci sia dietro.
Personalmente penso che o andate a vedere insieme o non avete molte opzioni.
Indietro non si torna. E forse non è un purtroppo.
Ti ha offerto comunque una cosa preziosa.
Una cosa che avrebbe potuto benissimo tenersi per sè.
Eppure te l'ha messa su un piatto e ti ha lasciato pieno potere di farne quel che vuoi.
Non solo di quel che ha messo sul piatto. Ma anche di tutto il resto. E di lei.
Questi i fatti.
Le motivazioni poi le sa soltanto lei. Tu puoi ascoltarle e decidere se, quando, come e perchè crederle o meno.
Adesso come adesso, se posso permettermi, non decidere niente. Sei stordito, dolorante. Non è un buon momento per prendere decisioni o linee di azione.
Prendi fiato e riposa.
Non scappa niente. Adesso è proprio un momento in cui non avere fretta e raccogliere le forze.
Qualunque cosa verrà dopo, sia che stiate insieme sia che decidiate di non stare insieme, richiederà energie. E non poche.
ps: scusa se mi permetto...se quelli sono il tuo nome e cognome, valuta se tenerli come nick.
Salvo tu non abbia nessun problema ad essere completamente riconoscibile.
C'è stato chi si è iscritto con nome e cognome, usando questo spazio come spazio suo di sfogo e anche conforto, e ad un certo punto si è reso conto di essere troppo riconoscibile e ha chiesto di cambiare nick. Pensaci
