Latino

perplesso

Administrator
Staff Forum
Perply, due precisazioni.
Veramente non sto investendo un bel niente:
sono loro governo e multi, che buttano soldi su di me, come si fa quando si compra un cavallo che corre, evidentemente corro come piace a loro. .

E tanto per mettere le cose in fila: una scuola di suore alle medie ti porta via cinquecento al mese. Non è aristocrazia, è Italia. È sempre stata così, solo che ci piace far finta di no.

Il punto debole della mia idea ha un nome semplice: la realtà. La realtà prende le risorse che non sono infinite, le butta su chi può farci qualcosa e lascia il resto a contendersi il poco che rimane.
Il leone che si mangia la zebra più lenta non è cattivo: è il miglior consulente strategico del branco.

Io poi ho messo il 20% di borse di studio basate su test di intelligenza pura, stile Mensa.
Perché a sei anni non c’è la carriera, non c’è il “merito”, non c’è l’educazione: c’è solo il motore.
Se gira, gira.
Se tossisce, tossisce.
E ho pure infilato lo scarto di un anno tra maschi e femmine, perché il cervello femminile a quell’età corre un po’ più veloce. Quindi i maschi entrano a un anno in meno.
E mentre un consulente francese mi parlava di quote rosa, io cercavo di spiegare ai discendenti di Gengis Khan che sì, il cervello ha i suoi tempi, e no, non era un attentato alla loro virilità immortale.
Ci ho messo tanti giorni. E pazienza.

Torniamo in italia. Il problema vero non è l’ipocrisia:
è quella miscela tossica di comunismo sentimentale e cattolicesimo colpevole che ci racconta che il tempo “continua” e che “o si va avanti tutti, o non va avanti nessuno”.
Una favola. Di quelle scritte da chi non voleva tirare su le maniche.

La realtà funziona diversamente:
hai un tempo.
Quel tempo.
Un biglietto. Una corsa.
E devi farlo fruttare anche se significa spingere via chi ti sta troppo vicino, perché quello che costruisci forse salverà quelli dopo di te, e forse no, ma almeno non avrai sprecato il giro sulla giostra.
Se Jenner avesse aspettato che lo scemo del villaggio capisse la biologia, oggi avremmo ancora il vaiolo.

Poi, chiariamoci: qui dentro c’è un esercito di gente che ha passato una vita a svuotare serate davanti a un monitor, postando righe e righe per far finta che la noia fosse un’opinione politica.
E adesso che il mondo corre, pretendono che li aspetti, che gli regga la porta, che ricordi loro quanto erano importanti i loro pomeriggi sprecati.
Ma nessuno aspetta la generazione dei quarantenni-cinquantennni più rintronata di sempre.
Nessuno. Nemmeno qui dove un'influencer guadagna quanto un commercialista figurati nei paesi in cui l'economia è reale.

Là fuori la gente spinge, sgomita, si inventa qualcosa, si incasina, ma almeno si muove.
Solo noi seduti sui nostri duemila anni di gloria crediamo che ancora ci spetti un applauso perché duemilacinquecento anni fa qualcuno della nostra tribù scannava i cartaginesi.
Retaggi di cui ci impiastriamo la faccia per non vedere che siamo fermi e finti come i mobili dell’Ikea.

E oggi, credimi, mi gira pure bene.:LOL:
non credo di essere io quello che glorifica l'UE e parla di giardino ordinato circondato dalla giungla. lo so che guardare i paesi occidentali di oggi è un esercizio di necrofilia. e sì avevo inteso che i soldi non ce lo metti tu. mo chi c'è al governo in Kazakistan?

mia nipote ha fatto asilo elementari e medie dalle suore, mi pare avesse speso di più mia sorella. poi glielo chiedo
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
i confini non cambiano mica nè le posizioni geografiche. oltretutto il collasso dell'Occidente consiglia prudenza verso Mosca
 

Gaia

Utente di lunga data
Perply, due precisazioni.
Veramente non sto investendo un bel niente:
sono loro governo e multi, che buttano soldi su di me, come si fa quando si compra un cavallo che corre, evidentemente corro come piace a loro. .

E tanto per mettere le cose in fila: una scuola di suore alle medie ti porta via cinquecento al mese. Non è aristocrazia, è Italia. È sempre stata così, solo che ci piace far finta di no.

Il punto debole della mia idea ha un nome semplice: la realtà. La realtà prende le risorse che non sono infinite, le butta su chi può farci qualcosa e lascia il resto a contendersi il poco che rimane.
Il leone che si mangia la zebra più lenta non è cattivo: è il miglior consulente strategico del branco.

Io poi ho messo il 20% di borse di studio basate su test di intelligenza pura, stile Mensa.
Perché a sei anni non c’è la carriera, non c’è il “merito”, non c’è l’educazione: c’è solo il motore.
Se gira, gira.
Se tossisce, tossisce.
E ho pure infilato lo scarto di un anno tra maschi e femmine, perché il cervello femminile a quell’età corre un po’ più veloce. Quindi i maschi entrano a un anno in meno.
E mentre un consulente francese mi parlava di quote rosa, io cercavo di spiegare ai discendenti di Gengis Khan che sì, il cervello ha i suoi tempi, e no, non era un attentato alla loro virilità immortale.
Ci ho messo tanti giorni. E pazienza.

Torniamo in italia. Il problema vero non è l’ipocrisia:
è quella miscela tossica di comunismo sentimentale e cattolicesimo colpevole che ci racconta che il tempo “continua” e che “o si va avanti tutti, o non va avanti nessuno”.
Una favola. Di quelle scritte da chi non voleva tirare su le maniche.

La realtà funziona diversamente:
hai un tempo.
Quel tempo.
Un biglietto. Una corsa.
E devi farlo fruttare anche se significa spingere via chi ti sta troppo vicino, perché quello che costruisci forse salverà quelli dopo di te, e forse no, ma almeno non avrai sprecato il giro sulla giostra.
Se Jenner avesse aspettato che lo scemo del villaggio capisse la biologia, oggi avremmo ancora il vaiolo.

Poi, chiariamoci: qui dentro c’è un esercito di gente che ha passato una vita a svuotare serate davanti a un monitor, postando righe e righe per far finta che la noia fosse un’opinione politica.
E adesso che il mondo corre, pretendono che li aspetti, che gli regga la porta, che ricordi loro quanto erano importanti i loro pomeriggi sprecati.
Ma nessuno aspetta la generazione dei quarantenni-cinquantennni più rintronata di sempre.
Nessuno. Nemmeno qui dove un'influencer guadagna quanto un commercialista figurati nei paesi in cui l'economia è reale.

Là fuori la gente spinge, sgomita, si inventa qualcosa, si incasina, ma almeno si muove.
Solo noi seduti sui nostri duemila anni di gloria crediamo che ancora ci spetti un applauso perché duemilacinquecento anni fa qualcuno della nostra tribù scannava i cartaginesi.
Retaggi di cui ci impiastriamo la faccia per non vedere che siamo fermi e finti come i mobili dell’Ikea.

E oggi, credimi, mi gira pure bene.:LOL:
Non ho letto tutto perché a me piace solo una cosa lunga…
Ciononostante mi sento di dirti ‘rintronata a soreta’
 

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
Tesò, la scuola deve essere per tutti quelli che se lo meritano. Con un 20% di borse di studio per i meritevoli la meritocrazia è assicurata. E poi sta cosa della scuola per tutti è una bufala. Già adesso il livello di istruzione tra la pubblica privata è un abisso, soprattutto alle elementari se vuoi qualità vai sulla privata seria.
Che il sistema scolastico, nonostante il lavoro sull'inclusività, vada riguardato, sono d'accordo. Sulla meritocrazia anche, ma c'è un ma.
Come si può parlare di meritocrazia se metti una retta di €10000 l'anno? Ci sono famiglie che hanno difficoltà a comprare i libri di testo o materiale scolastico. Si tornerebbe agli anni in cui i bambini crescevano per strada invece che andare a scuola.
3 ore di sport al giorno? Sicuramente lo sport è importante. Fin da piccoli fare un'attività sportiva, almeno una volta a settimana, fa benissimo. Soprattutto oggigiorno che i bambini ed i ragazzi passano troppo tempo davanti alla TV o un tablet.
Tre ore al giorno però sono esagerate.
Devono diventare tutte Paola Egonu o Michael Phelps?
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ma mi spieghi da quando è qua la bocciatura è diventata qualcosa che provoca il suicidio degli adolescenti? Mica siamo dentro un fumetto giapponese. Quando eravamo ragazzini di noi i ciucci perdevano l'anno scolastico e Mina moriva nessuno, anzi a casa prendevi le mazzate.
Da come l'hai messa giù sembra un meccanismo mediante il quale passano i pochi "migliori" e tutti gli altri ciccia. Se è così è un meccanismo perdente, se non è così e invece il tutto è escogitato affinché ognuno sviluppi al massimo la propria dotazione intellettiva di base, sono d'accordo
 
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ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
La cina ha un sistema scolastico che ti permette di accedere alle scuole migliori solo con determinati voti
Se hai una media bassa finisci in una scuola del.cazzo
Se finisci in una scuola del cazzo
Finirai a fare un lavoro del cazzo
Molto in sintesi
Ma il concetto è questo
Ma infatti chi lavora coi cinesi ti può confermare che mediamente non capiscono un cazzo di niente
 

Gaia

Utente di lunga data
Sono d'accordo ma devi considerare che oltre che a soldi non partiamo tutti uguali nemmeno a QI che per lo più è di origine genetica e da interazione con un ambiente favorevole iniziale, per cui CULO e non bravura. Detto ciò, inoltre una società non ha bisogno solo di vincenti e il resto scarti, è necessario tutto uno spettro di competenze, che devono essere formate in base alla dotazione di base di cui sopra, certamente non in base alla possibilità o meno di pagare rette. Esempio: se voglio mettere su Amazon non mi servono tutti stralaureati al MIT, me ne serve qualcuno nei posti apicali e basta, poi mi servirà un sacco di gente nei ruoli intermedi che degli scarti umani non potrebbero mai ricoprire se non adeguatamente formati, ma anche per preparare gli ordini e fare le consegne in maniera efficiente occorre saper usare la maruga che il culo sempre di cui sopra ci ha fornito
Si può essere vincenti in ogni cosa. Si può fare del proprio meglio in ogni ambito.
se fai lo spazzino puoi essere il migliore spazzino della città.
il punto, a parer mio, e’ che in questa società non viene affatto riconosciuta la meritocrazia.
Perché ad esempio se sono il meglio spazzino della città dovrei a un certo punto essere quello che dirige gli spazzini e controlla che il lavoro sia fatto a regola d’arte.
Io non divido le persone per classi. Per me chiunque lavora onestamente è un mio pari.
Credo solo che non basta lavorare, serve spingersi a essere il migliore nel proprio campo.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
È il modo giusto per creare un'oligarchia muove le fila di tutto.

Oligarchia essenzialmente chiusa, senza ascensore sociale, se non per qualche caso sporadico di persona che riesce ad emergere dal nulla e che è assolutamente funzionale al sistema oligarchico perché gli permette di fregiarsi del titolo di "sistema meritocratico".

La cosa simpatica è che la massa abbocca allegramente all'esca del sistema meritocratico perché ognuno è convinto che lui merita! E se non arriva, è solo colpa dei corrotti, dei professori incapaci e incompetenti, ecc.
Ma la favoletta dell'"uno su mille ce la fa", testimoniata dai casi sporadici che vengono scientemente strombazzati funziona benissimo al mantenimento di un "sogno americano" che per la stragrande maggioranza delle persone è in realtà solo un incubo.
Ma il problema, secondo me, è che in questo modo l'oligarchia si crea a fronte del resto che diventa una massa di ignoranti, che però sono anche incompetenti. Questo può "funzionare" se sei uno stato dittatoriale, possibilmente comunista del cazzo, con capitalismo di stato e circa 1 MLD di abitanti la maggior parte dei quali di fatto sono schiavi in conto terzi. Già nel momento in cui sul mercato si affacceranno paesi che dispongono di schiavi più convenienti, il meccanismo potrebbe iniziare a scricchiolare
 
Ultima modifica:

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Si può essere vincenti in ogni cosa. Si può fare del proprio meglio in ogni ambito.
se fai lo spazzino puoi essere il migliore spazzino della città.
il punto, a parer mio, e’ che in questa società non viene affatto riconosciuta la meritocrazia.
Perché ad esempio se sono il meglio spazzino della città dovrei a un certo punto essere quello che dirige gli spazzini e controlla che il lavoro sia fatto a regola d’arte.
Io non divido le persone per classi. Per me chiunque lavora onestamente è un mio pari.
Credo solo che non basta lavorare, serve spingersi a essere il migliore nel proprio campo.
Certo, ma anche per fare lo spazzino efficiente mejo der mejo bisogna essere formati, studiare.
 

Gaia

Utente di lunga data
Certo, ma anche per fare lo spazzino efficiente mejo der mejo bisogna essere formati, studiare.
Senza dubbio. Ma non hai bisogno della tessa formazione di un medico.
Il punto secondo me è che da un certo momento in poi si è voluto far credere che bastasse lo studio. E così anche nel mio ambito vedi giovani che pensano di essere miei pari perché sono laureati. Magari nel tempo mi superanno anche, ma non oggi. Oggi devono ancora imparare.
Inoltre non tutti posso non fare tutto. Ci vuole talento e costanza in ogni cosa. E se hai solo il talento e non ci metti la costanza non potrei mai essere il migliore. Paradossalmente conviene e puoi essere il migliore solo avendo la costanza senza talento.
 

Gaia

Utente di lunga data
In ogni caso la cultura è cosa diversa dalla formazione. Anche lo spazzino può conoscere Machiavelli. Però non gli serve sul lavoro.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Si può essere vincenti in ogni cosa. Si può fare del proprio meglio in ogni ambito.
se fai lo spazzino puoi essere il migliore spazzino della città.
il punto, a parer mio, e’ che in questa società non viene affatto riconosciuta la meritocrazia.
Perché ad esempio se sono il meglio spazzino della città dovrei a un certo punto essere quello che dirige gli spazzini e controlla che il lavoro sia fatto a regola d’arte.
Io non divido le persone per classi. Per me chiunque lavora onestamente è un mio pari.
Credo solo che non basta lavorare, serve spingersi a essere il migliore nel proprio campo.
Senza dubbio. Ma non hai bisogno della tessa formazione di un medico.
Il punto secondo me è che da un certo momento in poi si è voluto far credere che bastasse lo studio. E così anche nel mio ambito vedi giovani che pensano di essere miei pari perché sono laureati. Magari nel tempo mi superanno anche, ma non oggi. Oggi devono ancora imparare.
Inoltre non tutti posso non fare tutto. Ci vuole talento e costanza in ogni cosa. E se hai solo il talento e non ci metti la costanza non potrei mai essere il migliore. Paradossalmente conviene e puoi essere il migliore solo avendo la costanza senza talento.
Si ma il mio discorso non è sull'essere vincenti o umili o costanti o con talento o senza talento, bensì sull'essere utili. L'incompetenza non è utile a nessuno e senza studio sicuramente non si diventa competenti. Poi d'accordo con te che per eccellere occorrono altre skills
 
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