Non mi piace molto la verità.
E' una autoproduzione.
io ho la mia verità, tu hai la tua etc etc.
tutte vere, nella loro limitatezza.
E' il motivo per cui preferisco i fatti e i dati non individuali ma generali.
Il più lontani possibile dall'emozione di chi li riporta.
Se i dati riportati sono troppo vicini all'emozione di chi li riporta, aumenta la possibilità di autoproduzione e modifica individuale.
I dati permettono una apertura maggiore alla variabilità della realtà, in considerazione del fatto che una comprensione completa della realtà non penso sia a noi possibile.
Siamo troppo limitati. Proprio strutturalmente.
con un amico di cui ho molta stima e fiducia, si ragionava della logica deduttiva.
Mi faceva notare che usare solo la logica e la deduzione, porta ad un aumento delle possibilità di errore non indifferente.
Nel senso che la nostra mente riesce a considerare solo un certo numero di variabili. E' un limite oggettivo.
E quelle variabili le trasforma secondo quanto già conosce. Apportando aggiustamenti costanti per avvicinarle alla zona di confort.
Oltre alla limitatezza strutturale, la mente è sottoposta ad autoinganno.
Quindi maggiore è l'impatto emozionale non riconosciuto e/o evitato e/o negato, maggiore è l'autoinganno
Questo significa che dovendo scegliere una versione, la nostra mente sceglierà quella più vicina possibile alle sue conoscenze pregresse.
I bias sono fondamentalmente questo.
E questa per esempio è anche la base della manipolazione relazionale.
L'istinto, non l'impulso (e qui entra in gioco la paura, ossia il non aver paura di aver paura) è affidabile. Affonda le sue radici non esattamente nella mente e risponde a meccanismi ancestrali.
quindi se il mio istinto mi dice "attenta", e io ho una buona comunicazione con me stessa, il mio istinto ha più probabilità di avere ragione delle mie deduzioni logiche. Anche solo per la lentezza e l'ancoraggio a cui sono sottoposte le mie deduzioni logiche.
Io sono una buona osservatrice e ho una discreta capacità di raccolta dati e catalogazione dati.
Le volte però in cui ho dovuto fare in fretta, è stato il mio istinto a salvarmi il culo.
L'istinto viaggia veloce. E va a prendere anche alla banca dati informativa. Solo più velocemente e seguendo meccanismi di sopravvivenza più antichi della logica. Antichi nel senso biologico.
L'informazione, la controinformazione etc etc per me sono solo banche dati.
Non credo a niente. Anche se leggo di tutto.
Poi uso me. Di me mi fido.
E se anche dovessi sbagliare, ho almeno sbagliato io.