Hai inteso giusto. La chirurgica con cui ho provato non essendo rigida non ha modo di coprire la parte bocca (mi sembra di capire che invece con le ffp2 viene dato in dotazione una sorta di tappo), e nonostante abbia usato un contenitore piuttosto grande ho notato che la parte del coperchio rimane umida, quindi a metterci il lato che rimane a contatto con la bocca nel chiudere il contenitore lasciando gli elastici fuori va a toccare il coperchio. Ma eventualmente si può risolvere applicando una pellicola trasparente tra tappo e mascherina.
Si se sei contagiato serve poco igienizzare le mascherine.
Ti sei ben organizzata. Figa la mascherina della foto, a me era venuta in mente una per passeggiate mimetica (per unire l'utile al dilettevole), ma per farle personalizzate nel sito che ho trovato l'ordine parte da 50 pezzi per 100 euro, e 50 mascherine in tessuto mimetiche anche no... sarebbe bello poter avere più varianti a seconda della luna

Mi sa che diventeranno elemento di moda per la stagione autunnale.
Io non vivo in città. In questi giorni il popolo urbano sta riscoprendo la campagna, e praticamente è tutto via vai di gente. Sembra le persone costrette a non uscire dal comune, senza palestre e negozi vari, stiano riscoprendo dove vivono. Devo un poco digerirlo, visto che solitamente sono i "miei territori" dove raramente si incontra qualcuno, e posso camminare da sola. Spero serva un domani a proteggere gli alberi e le siepi, che ci si renda conto che serve verde e ne serve tanto (non un parchetto) a portata, non in foto di qualche meta esotica.
Ho anche visto un gruppo di bambini fuori da un palazzo giocare insieme in un prato, un prato non proprio prato, perchè sotto ci sono i garage di questo palazzo, però non ci avevo mai visto nessun bambino correre. Senza giochi, cose, oggetti ne altro, semplicemente correre e saltellare nel prato.
In gran parte del territorio del nord, salvo le zone di montagna, i paesi sono sempre più abitati e praticamente contigui l'uno con l'altro, non so quanto si possa parlare di differenze con la città, visto che lo stile di vita ricalca quello delle città, e persino le abitazioni che stanno sorgendo negli ultimi anni anche dove vengono chiamate case sono agglomerati che raramente concepiscono uno spazio dentro (giardino) e intorno. Sono anni che si va dietro ad una concezione di vita in nome del maggiore aumento della popolazione e del "qualsiasi cosa deve passare per consumo e qualsiasi desiderio deve passare per acquisto". Vivi nel cemento e poi vai a fare l'aromaterapia o altre "esperienze sensoriali" e paga, quando potresti farle gratis in natura. Per vivere con il virus ci sarebbe da riscrivere un intero modo di vivere, e non credo avverrà. Troppi sarebbero i lavori che sono sostentamento di molti che salterebbero, e purtroppo per molti questa sarà una realtà. E in tanti ne sono coscienti, tant'è che chi deve tornare in fabbrica ne è felicissimo (e si fa aiutare dalle notizie dove i morti sono nelle RSA). Della crisi economica ne pagheranno le conseguenze tutti, perchè anche chi è "agiato" non vuole vedere decrescita nel proprio tenore di vita, e per quanto ormai si sia dimenticato il senso del nostro essere una specie gregaria siamo interconnessi l'uno con l'altro. Ma finchè non cadrà l'individualismo dubito altamente ci saranno "ribellioni" anche se è una parola che nei social in questi ultimi tempi si legge spesso. Non riesco a vedere tanto in là, mi pare che in un commento di settimane fa tu avessi accennato ai conigli da tenere in casa, per mangiarli, ma solo questa, a prescindere dal doverli uccidere con le proprie mani (credo che a fronte della fame di un figlio tante signore di città e anche non di città -mi ci metto pure io- si trasformerebbero in tempo zero, come si cambia un abito di stagione), non sarebbe qualcosa di attuabile da molti proprio per mancanza di spazi.
Ancora mancano notizie e articoli di giornale, perchè il popolo ne parli, di quelli usciti vivi dalla terapia intensiva o semi-intensiva, delle conseguenze su reni e altri organi di farmaci sperimentati, come gli antimalarici. Non so perchè si parli solo dei morti.
Forse quella chirurgica la puoi ripiegare a metà e bloccarla.
Se ne hai, comunque, sottile come è, forse se la nebulizzassi e poi la lasciassi all'aria per 24 ore potrebbe andare lo stesso.
Io le chirurgiche le butterei il più possibile. Vedo che si trovano piuttosto agevolmente.
Con la pellicola rischi la condensa secondo me. Io non la userei.
Se sommi una igienizzazione anche blanda e il tempo all'aria, secondo me corri meno rischi di rovinare la mascherina con l'umidità e di respirarti il disinfettante.
Siamo entrambi organizzatori e pianificatori. Ci piace.
E ci piace avere la casa organizzata.
Ogni cosa al suo posto.
Siam piuttosto marziali su questo. Di struttura proprio.
Le ffp2 che abbiamo noi, non hanno valvola. Quindi nessun tappo.
Respiri peggio indossandola, specialmente se la porti per tante ore per lavoro, ma se sei positivo non rischi di contagiare gli altri.
Ti tieni addosso tutto. Qui i tamponi li han fatti a pochissime persone, quindi non si sa nulla rispetto alla effettiva diffusione.
Siamo stati esposti sia io sia G., abbiamo avuto lontani sintomi...cosa era? è passato? boh. Non lo sappiamo. Quindi, io proteggo gli altri da me.
Senza valvola sono facili da ripiegare chiuse e incrociando gli elastici mettere sotto il coperchio.
Poi come ti dicevo le usiamo a cicli di 48 ore. Quindi anche l'alcol se ne va.
A noi piacciono quelle industriali...ma non sono ancora riuscita a trovarne. Mi piace l'immagine di indossare la maschera coi filtri laterali...è una immagine che mi diverte moltissimo. CI piacerebbe sperimentarne diverse...anche solo per giocare.

E alcune sono veramente...sexy
Chissà...sarebbe simpatica la moda autunno inverno con mascherina...
Qui di urbani per fortuna non se ne vedono.
Fanno casino. E se devo essere sincera mi piace stare immersa nel silenzio.
Questo posto è comodo a tutto ma contemporaneamente nascosto.
vicinissimo alle mete turistiche, ma se non sai che esiste non esiste.
E' uno dei motivi per cui ne sono innamorata.
Concordo sulla tua analisi rispetto alla rincorsa di determinati stili di vita.
Leggevo in questi giorni di come si parli tanto dei giapponesi e delle loro piccole case ma la media italiana sia 81 mq mentre la loro 95 o 92 mq...vivere in così poco spazio è pesante. Non avere uno spazio esterno proprio mi è inimmaginabile.
Quando vivevo in città, e non era una metropoli, il non avere uno spazio mio, il dover passare dal mio appartamento al bagno di gente mi infastidiva tantissimo.
Voglio decidere io quando stare in mezzo alle gente oppure no.
Ma non credo che sia una esigenza diffusa.
Buh...io per fare aromaterapia apro l finestra

dover pagare anche per l'aria....sta minchia...
Un amico psicomotricista mi diceva ridendo che buona parte dei suoi guadagni deriva da genitori che han fatto figli senza pensare che un esssere umano per crescere ha bisogno di usare tutti e cinque i sensi.
E così si trovano a dover pagare per far cose che qui i bambini fanno gratis.
Tipo correre. Saltare. Cadere. Fare il bagno.
Io la vedo come lui. I cinque sensi sono fondamentali per un buon equilibrio.
Adulti e bambini.
Non penso neppure io che avverrà. Peccato.
Ma sono piuttosto convinta che avremo in futuro parecchie occasioni per ripensare allo stile di vita che sembra ricco in cui viviamo.
Il tempo è Signore, si dice qui.
Tutti pagheranno...tutti quelli che non saranno in grado di adattarsi e penseranno di poter ritornare al prima.
Un po' come i traditi che per lungo tempo sprecano energie credendo di poter tornare al prima della scoperta.
Anche qui..il tempo è signore.
Per quanto mi riguarda avevo già scelto la decrescita, ben prima che andasse di moda, per una posizione di politica individuale e di posizionamento rispetto al sistema.
Continuerò sesmplicemente.
Cercherò di essere il meno cavia possibile. Nei limiti.
Perchè sono piuttosto convinta che questo saremo, e siamo già stati, cavie.
Quanto ai morti...i morti sono definitivi.
Segnano una linea netta fra vita e morte.
Sono paradossalmente rassicuranti.
E non spingono il pensiero ad altro. In questo momento cosa c'è meglio la classifica dei vivi e dei morti?
E' più semplice da gestire. Anche nei termini della riapertura.
Troppe riflessioni sulle conseguenze (di cui ovviamente non si parla...sia mai) distrarrebbero dalle cose importanti.
E' un peccato che la salute, di alcuni, sia sottoposta all'economia.
Ma d'altro canto quegli alcuni ci stanno bene.
Quindi sono tutti contenti.
E non è neppure una novità. Storicamente è sempre andata così.
E' la cosidetta democrazia.