Mi sono fatta paura da sola.

Brunetta

Utente di lunga data
Non so che dire, già quando mia figlia era piccola vedevo amiche alle prese con le figlie in discoteca da giovanissime. A me è andata bene perché a lei non piace stare in giro di notte.
Io mi muovevo da sola come tutti, però non facevamo delle grandi cose a 15/16 anni. In discoteca però mi ci portavano comunque i miei genitori (le poche volte in cui ho potuto andarci da minorenne).
Oggi invece sti ragazzi vivono una vita da adulti, vanno a cena fuori, fanno ferie autonome e vivono la notte 🤦🏼‍♀️. Però non si spostano da soli e li accompagnamo e riprendiamo dappertutto.
Forse ci sarà stato un momento, in questi 35 anni che ci separano, in cui le cose erano equilibrate, una via di mezzo…
Io credo che sia coerente con il cambiamento dei genitori.
Tutti gli esperti di psicologia e pedagogia da Galimberti a Crepet, considerati tromboni, in base a frasi estrapolate da conferenze o interviste, a Novara o a Pellai, ai più giovani insegnanti, sollevano il bisogno dei bambini e ragazzini di avere limiti.
Da ragazzina avevo i capelli lunghissimi e immaginavo una figlia specchio di me stessa e pensavo che, per farle portare i capelli molto lunghi, avrei dovuto sollecitare di tagliarli. A parte l’immaturità di desiderare una figlia specchio (😆 non sapevo poi quanto sarebbe stata somigliante a me, migliorata 🥰) avevo ben chiaro come gli adolescenti cercano di contrapporsi ai genitori. Lo sapevo per consapevolezza.
Poi ho studiato.
L’evoluzione culturale (ne abbiamo già parlato) ha portato a fare pochi figli preziosissimi che i genitori non vogliono frustrare in nessun modo, anche perché porre dei limiti viene vissuto dai genitori come un contrasto che non li farà essere amati. E in situazioni di coppia sempre più precarie, almeno i figli ci devono voler bene.
 

white74

Utente di lunga data
Certo che dipende dai genitori. Ad Halloween voleva andare ad una festa ad un’ora di macchina da casa. Ma assolutamente no! Anche se ci andavano tutti. Il punto però è che oggi certe cose le chiedono, io non me lo facevo venire nemmeno in mente.
Anche ai miei tempi c’erano comunque compagni che giravano di notte, forse hai ragione, ma la maggioranza delle mie conoscenze era come me, forse perché chi si somiglia si piglia?
Ricordo però che a 17 anni sono partita per l’Inter rail, siccome il mio ragazzo aveva un anno in più, mia madre mia aveva lasciato anticipare il viaggio della maturità. Mi ero molto stranita di aver avuto il permesso di farlo.
Oggi non è più moda, per fortuna.
 

Nicky

Utente di lunga data
Le mie compagne andavano in discoteca a quindici anni, più d'estate, però, perché in inverno c'era la scuola.
Io ero nel gruppo delle poverette che non avevamo mai il permesso di fare nulla. Per fortuna non mi piaceva, ma era brutto essere sempre l'asociale che doveva dire no a tutto.
 

danny

Utente di lunga data
Ieri sera, a Le Iene, è andato in onda un servizio su un gruppo di ragazzi, calciatori giovani, che sono stati accusati da una turista americana di stupro di gruppo.
Ho iniziato a guardare il servizio schifata dal fatto che sembrava volessero gettare più di un dubbio. Effettivamente me lo hanno provocato, e sono rimasta sbigottita da me stessa, non mi piace aver pensato che forse non è esattamente come ha detto la ragazza.

lo avete visto? Cosa ne pensate? Il limite quale dovrebbe essere?

Amica di mia figlia ha raccontato a scuola e a tutti che era stata molestata dal tipo a cui aveva fatto un pompino in treno.
Un pompino in treno di giorno!!!
Mia figli sapeva la verità, ovvero che lei si voleva vendicare che lui dopo l'aveva rifiutata.
Ma non è stata creduta.
Se fosse proseguita con la denuncia nei confronti di quel poveraccio che ha avuto tutti contro, avevamo tutte le chat di gruppo come prova per mostrare che lei mentiva.
Purtroppo ci sono anche queste situazioni.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Le mie compagne andavano in discoteca a quindici anni, più d'estate, però, perché in inverno c'era la scuola.
Io ero nel gruppo delle poverette che non avevamo mai il permesso di fare nulla. Per fortuna non mi piaceva, ma era brutto essere sempre l'asociale che doveva dire no a tutto.
Ma adesso pensi di essere stata poveretta o protetta?
 

danny

Utente di lunga data
Poi loro hanno errato a prescindere. Con tutto quello che si sente oggi, ma che non lo sanno che portarsi a casa una da sola ubriaca che la promette a tutto il gruppo è un rischio enorme se se ne esce con una cosa del genere?
Se esci la sera e escludi la ragazze che hanno bevuto non combini nulla.
Bevono tutte o quasi.
Dipende dal livello.
Se una non è cosciente è stupro.
Se è brilla al punto da essereun po' euforica... è un'altra storia.
La tipa dei 13 di fila al privé intenzionalmente beve prima.
L'abbinata le piace. Lo ha detto lei.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Le mie compagne andavano in discoteca a quindici anni, più d'estate, però, perché in inverno c'era la scuola.
Io ero nel gruppo delle poverette che non avevamo mai il permesso di fare nulla. Per fortuna non mi piaceva, ma era brutto essere sempre l'asociale che doveva dire no a tutto.
Averceli io oggi 2 genitori da incolpare quando non ho proprio un cazzo di voglia di uscire di casa e tutti che te la menano
 

danny

Utente di lunga data
Sul fatto che la discoteca sia tutelante però dissento. Fanno entrare ragazzi con documenti falsi, la figlia minorenne di un’amica, 5 anni fa, l’hanno messa fuori dalla porta stesa in coma etilico. E non hanno chiamato ambulanze. Si sono solo preoccupati di farla uscire, dato che non avrebbero potuto nemmeno farla entrare.
Lo dice anche mia figlia, che l'unica volta che è andata in ospedale per coma etilico, in quanto, come anoressica, non ha retto la vodka portata dalle sua amiche, che hanno solo vomitato, è stata a una festa di compleanno.
Quando sono uscite, si sono stordite su una panchine del centro di Milano.
In Ospedale mi hanno detto che è ormai normale.
Non lo ha più fatto, per fortuna.
Adesso non beve più nulla.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Lo dice anche mia figlia, che l'unica volta che è andata in ospedale per coma etilico, in quanto, come anoressica, non ha retto la vodka portata dalle sua amiche, che hanno solo vomitato, è stata a una festa di compleanno.
Quando sono uscite, si sono stordite su una panchine del centro di Milano.
In Ospedale mi hanno detto che è ormai normale.
Non lo ha più fatto, per fortuna.
Adesso non beve più nulla.
Ma è sempre stato così, pure io e i miei amici inizi anni '90, che dividevamo una boccia di Prunella Ballor prima di entrare (a fare da tappezzeria ovviamente)
 

danny

Utente di lunga data
Ma è sempre stato così, pure io e i miei amici inizi anni '90, che dividevamo una boccia di Prunella Ballor prima di entrare (a fare da tappezzeria ovviamente)
Io pure da ragazzo mio sono ubriacato.
E una volta mi sono messo a limonare con la tipa di un mio amico.
Lei diceva che avevo iniziato io, ma io mi ricordo solo di lei stesa sopra di me.
Il resto della serata l'abbiamo passato a cercare l'ex che ci aveva visti.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Averceli io oggi 2 genitori da incolpare quando non ho proprio un cazzo di voglia di uscire di casa e tutti che te la menano
😂Sei mio figlio sotto copertura?
A età delle medie aveva amici che citofonavano chiedendogli di scendere a giocare. Lui rispondeva “mia mamma non vuole”. Io chiedevo cosa non volevo 😂. Lui rispondeva che era B e non aveva voglia.
Certo era evitante anche del conflitto. Ma aveva trovato un modo per non fare una cosa, senza dover dare spiegazioni spiacevoli.
 

Nicky

Utente di lunga data
Ma adesso pensi di essere stata poveretta o protetta?
Poveretta no, però ero un po' asociale e mi sono trascinata parecchie insicurezze, perché rispetto alle persone della mia età a volte ero meno in grado di cavarmela, non essendomi messa alla prova.
Infatti dopo la maggiore età ho lavorato un po' e ho fatto alcuni viaggi da sola, adducendo come scusa la formazione (che è il solo motivo che i miei genitori accettavano per darmi un po' di libertà) e onestamente mi è servito.
Diciamo che lasciarli andare senza nessuna sorveglianza lo trovo pericoloso, ma anche l'iperprotezione può creare difficoltà.
 

ivanl

Utente di lunga data
Le mie compagne andavano in discoteca a quindici anni, più d'estate, però, perché in inverno c'era la scuola.
Io ero nel gruppo delle poverette che non avevamo mai il permesso di fare nulla. Per fortuna non mi piaceva, ma era brutto essere sempre l'asociale che doveva dire no a tutto.
Io mai andato ma per mia scelta; mio figlio ha chiesto di andare un paio di volte ma solo l'ultimo anno di liceo, per cui mi sono trovato a fare da taxi all'uscita. Ma alcuni suoi compagni/e hanno iniziato assai prima, così come con il bere smodatamente
 

Brunetta

Utente di lunga data
Poveretta no, però ero un po' asociale e mi sono trascinata parecchie insicurezze, perché rispetto alle persone della mia età a volte ero meno in grado di cavarmela, non essendomi messa alla prova.
Infatti dopo la maggiore età ho lavorato un po' e ho fatto alcuni viaggi da sola, adducendo come scusa la formazione (che è il solo motivo che i miei genitori accettavano per darmi un po' di libertà) e onestamente mi è servito.
Diciamo che lasciarli andare senza nessuna sorveglianza lo trovo pericoloso, ma anche l'iperprotezione può creare difficoltà.
Forse avevano valutato che tu fossi di carattere una persona accondiscendente e che non fosse opportuno che lo fossi con i coetanei. Non è che eri adolescente nei tempi dell’eroina?
 

Nicky

Utente di lunga data
Forse avevano valutato che tu fossi di carattere una persona accondiscendente e che non fosse opportuno che lo fossi con i coetanei. Non è che eri adolescente nei tempi dell’eroina?
Era già un po' sfumata l'ondata, ma a dire il vero noi eravamo ragazze tranquille.
Io sono la seconda, le regole sono state uguali per entrambe, perciò sapevo già cosa era consentito o no.
Non mi interessava andare in discoteca, ma se c'è una festa e tutta la classe ci va, è brutto dover dire di no. Oppure il teatro, essendo la sera non avevo il permesso. Su quello a volte mi impuntavo, perché mi creava problemi con i professori che volevano che vedessimo gli spettacoli teatrali.
Comunque il discorso è sempre stato, di te mi fido, degli altri no e quindi ti voglio sotto la mia protezione.
 

Rebecca89

Sentire libera
Io mai andato ma per mia scelta; mio figlio ha chiesto di andare un paio di volte ma solo l'ultimo anno di liceo, per cui mi sono trovato a fare da taxi all'uscita. Ma alcuni suoi compagni/e hanno iniziato assai prima, così come con il bere smodatamente
Mio figlio la prima serata l ha fatta a 12 anni al camposcuola. Avevano simulato in un locale accanto all' hotel proprio una disco per loro. Uguale in 3 media, c era propri la voce nel programma "serata disco con analcolici serviti".
 

Marjanna

Utente di lunga data
Non so che dire, già quando mia figlia era piccola vedevo amiche alle prese con le figlie in discoteca da giovanissime. A me è andata bene perché a lei non piace stare in giro di notte.
Io mi muovevo da sola come tutti, però non facevamo delle grandi cose a 15/16 anni. In discoteca però mi ci portavano comunque i miei genitori (le poche volte in cui ho potuto andarci da minorenne).
Oggi invece sti ragazzi vivono una vita da adulti, vanno a cena fuori, fanno ferie autonome e vivono la notte 🤦🏼‍♀️. Però non si spostano da soli e li accompagnamo e riprendiamo dappertutto.
Forse ci sarà stato un momento, in questi 35 anni che ci separano, in cui le cose erano equilibrate, una via di mezzo…
Ho capito. Ma voi genitori andate.
Voglio dire voi genitori sarete stanchi, lavorate. Avrete piacere ad avere delle ore un cui potervi rilassare, stare a casa. Magari per voi sarebbe preferibile si facesse di giorno, che senso ha creare un'usanza di accesso notturna ad un locale, se poi li portate fino alla porta e li andate a prendere. Sarebbe uguale se fosse di pomeriggio.
 

white74

Utente di lunga data
Ho capito. Ma voi genitori andate.
Voglio dire voi genitori sarete stanchi, lavorate. Avrete piacere ad avere delle ore un cui potervi rilassare, stare a casa. Magari per voi sarebbe preferibile si facesse di giorno, che senso ha creare un'usanza di accesso notturna ad un locale, se poi li portate fino alla porta e li andate a prendere. Sarebbe uguale se fosse di pomeriggio.
In effetti ai nostri tempi c’era la domenica pomeriggio per i ragazzini.
Io non so quando si sia instaurata l’usanza. L’ho trovata già bella e fatta.
 

Nicky

Utente di lunga data
Io mai andato ma per mia scelta; mio figlio ha chiesto di andare un paio di volte ma solo l'ultimo anno di liceo, per cui mi sono trovato a fare da taxi all'uscita. Ma alcuni suoi compagni/e hanno iniziato assai prima, così come con il bere smodatamente
Sai, è anche questione di fortuna. Nella mia cerchia di parentela-amicizie, grossi problemi dei figli con alcol o cose del genere non ce ne sono stati.
Ci sono stati, invece, problemi seri con alcuni ragazzi, per disordini di tipo psicologico.
Su questo, non so se ci sia stato un peggioramento; mi ricordo che avevo diverse compagne con problemi di anoressia, ma ora mi sembra che sia peggio. Ma sono più vecchia e, quindi, più sensibile e apprensiva.
 
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